Osho – La meditazione è una trascendenza, una trascendenza di tutte le identità. Siamo identificati con il corpo. Il primo passo della meditazione distrugge quell'identità; diventiamo consapevoli di non essere il corpo. Allora diventiamo consapevoli che siamo identificati con la mente, con il processo di pensiero. Questo è il secondo passo della meditazione: distrugge quell’identità e ci rende consapevoli che neanche noi siamo menti. E il terzo passo, il più importante e il più profondo, è che ci identifichiamo con il cuore, con i nostri sentimenti, non che lo fai a volte per venti minuti. La meditazione distrugge anche questo.
Questi sono i tre passaggi, le tre grandi negazioni, e da queste tre negazioni nasce il fenomeno più positivo che esista: all'improvviso diventi consapevole di chi sei. Ma diventi perfettamente consapevole di chi non sei.
Conoscere il falso come falso è l'inizio della conoscenza del vero come vero. Quindi la vera religione inizia con la negazione e finisce con l’affermazione assoluta. Si inizia con il n, tre no ss no al corpo, no alla mente, no al cuore.
E poi accade un miracolo: da questi tre no ottieni improvvisamente il più grande sì che tu abbia mai visto in vita tua, mai sperimentato nella tua vita — un totale sì, un sì assoluto. Quel sì è la trascendenza di ogni miseria, tutta schiavitù, tutta ignoranza, tutta l'oscurità, tutta la morte. Diventi parte dell'eternità, diventi parte di Dio. Diventi Dio stesso! Questo è lo scopo finale del sannyas.
Fonte – Libro di Osho “Il vento dorato”